Mahmood, il coming out e l’integrazione

È più importante trovare il senso della vita o vivere la vita stessa?
Ovvero, è più importante fare coming out o semplicemente vivere la propria omo-bi-transessualità?
Non è una domanda scontata.

Se per coming out si intende dire al mondo, di punto in bianco, il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere, allora non rientrerebbero nel coming out il fatto di fidanzarsi con naturalezza e tranquillità con persone del proprio sesso o del proprio genere, né performare con la stessa naturalezza e tranquillità un genere che non è quello socialmente imposto.

Inteso nel suo senso più restrittivo e letterale il coming out, come atto del dire non costituisce necessariamente una tappa obbligatoria per vivere ciò che si è e per dare messaggi positivi.
Non fare coming out non vuol dire nascondersi ma saltare la tappa del dirsi per viversi direttamente come si è.

Allora chi afferma, per esempio, che  Mahmood, vincitore di Sanremo 2019, si sarebbe allontanato dalla comunità LGBT+, perché ha detto che il coming out è un passo indietro, compie una semplificazione dogmatica ed erronea.

Mahmood ha dichiarato in varie interviste che, per la sua generazione, non c’è differenza se ci si fidanza con una persona dello stesso o dell’altro sesso  mentre l‘idea stessa del coming out è un passo indietro, perché presuppone il bisogno di dividerci tra etero e omosessuali‎ che di certo non significa che bisogna nascondersi.

Effettivamente in una società inclusiva non dovrebbe esserci bisogno di dire il proprio orientamento sessuale e/o la propria identità di genere, basterebbe viverli.

Può darsi che Mahmood sia troppo ottimista nel lasciar intendere che abbiamo già superato il tempo del coming out, può darsi anche che  non voglia  essere percepito  come un outsider, visto che gli sta stretto il simbolo dell’integrazione che gli è stato attribuito  in un’altra intervista però ha ragione nel pensare che una società  rispetta davvero i diritti umani solamente quando non distingue differenze.
Mentre  se c’è ancora bisogno di doverlo dire invece di semplicemente  essere, è una  società davvero ancora molto arretrata.

Il coming out, pur se importante, da solo rimane insufficiente.

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