Licenziata per foto in slip, Gaynet Roma: “Stessa logica di chi colpevolizza vittime di revenge porn”

Gaynet Roma esprime piena solidarietà ad Alice Broccoli, allenatrice della ASD San Martino e San Leone in Roma, esonerata per una foto su Instagram giudicata “non consona” al suo ruolo di educatrice della giovanile.

Una storia assurda di discriminazione e sessismo, per una foto come mille che non destano alcuno scandalo se pubblicate da atleti maschi. Lo ha dimostrato la squadra maschile dell’Atletico San Lorenzo, che ha rappresentato la stessa immagine di Alice proprio per mettere in risalto il paradosso: perché ciò che si considera lecito per gli atleti non lo è anche per le atlete? Da dove nasce questo bisogno di “nascondere” il corpo delle donne? Perché quest’ipocrisia quando si parla di allenamento sportivo e dunque di educazione?

Il mondo dello sport è uno spazio in cui più che mai bisogna iniziare a parlare di educazione sessuale, libertà del corpo, parità di genere.

L’idea che un’allenatrice non possa pubblicare una foto in slip segue la stessa logica di chi ha licenziato l’insegnante torinese vittima di revenge porn.

Episodi come questo testimoniano la necessità di un lungo percorso di formazione in tutti i settori del mondo dello sport, che interessi al contempo i temi del sessismo e dell’omotransfobia.

Anche Gaynet Roma auspica un atto di scuse formale e un impegno concreto a favore dell’inclusione dello sport da parte della società sportiva, considerata anche l’importante mobilitazione dei colleghi e delle colleghe di Alice Broccoli, che si sono autospese.

 

Rosario Coco

Portavoce Gaynet Roma