La marcia dei diritti: è cominciato un nuovo cammino di laicità e rivendicazione politica

12366055_926609704053597_6885210301960867745_o Più di mille persone si sono icontrate oggi alle 14 a piazza del Colosseo a Roma per la Marcia Dei Diritti per rivendicare  l’urgenza dei diritti mancati e le discriminazioni subite dalle persone LGBTI, dalle donne, dalle coppie conviventi etero e omosessuali che ancora non hanno alcun diritto.

Ampio il cartello di associazioni promotrici Anddos-Gaynet Roma, Lista lesbica Italiana, Gaycs, I mondi diversi, Roma Rainbow Choir, Scosse e Uaar Roma allke quali si sono aggiunte le adesioni di un centinaio di associazioni e singolarità come riiportato sul sito dell’evento.
La manifestazione – gemellata con la manifestazione CI SIAMO che si è svolta a Vicenza dalle ore 15, in piazza Matteotti – nasce dall’esigenza di riprenderci la nostra voce in un paese in cui tutti parlano di noi e vogliono decidere sulle nostre vite ha visto scanditi messaggi chiari, determinati e pieni di rabbia rivolti alla politica del Governo sui diritti civili, che ha smontato la strategia nazionale LGBTI  e tutto quanto veniva fatto nelle scuole per promuovere la cultura delle differenze, oltre a rinviare continuamente una legge già insoddisfacente come quella sulle unioni civili.
Chiare le posizioni contro l’nvenzione straegica dell’ideologia gender che, come ha recitato qualche striscione, sono una nuova versione del maschilismo di sempre.12366267_10207173227602137_326767558583373409_n
È iniziato un cammino nuovo di diritti, laicità e libertà – ha dichiarato Rosario Coco, tra i promotori e presidente di Anddos-Gaynet Roma – nuovo per le forme, le parole e i messaggi che abbiamo dato e per la diversità di vite ed esperienze che c’era in piazza, studenti, organizzazioni contro la violenza di genere, associazioni LGBTI, realtà che si battono per laicità.
Grazie a noi tutte e tutti che ci abbiamo creduto: abbiamo appena cominciato.
Diversi articoli sulla stampa nazionale dal manifesto a Repubblica, dal Fatto a messaggero.
Repubblica ha pubblicato anche un video dedicato alla marcia.

Due gay aggrediti nella notte a Milano. Ma che notizia è?

Apprendiamo dalla stampa l’aggressione avvenuta la scorsa notte ai danni di due ragazzi omosessuali.
Dalle notize che leggiamo non si capisce la dinamica del’aggressione e nemmeno le motivazioni.
Per i gironali consulati i due ragazzi sono gay e sono stati aggrediti per questo.
Ci chiediamo: come hanno fatto a capire gli aggressori che i due ragazzi erano gay?
L’aggressione è avvenuta per motivi omofobici, cioè i due ragazzi sono stati aggrediti in quanto gay?
Dai giornali non possiamo dirlo.
Il corsera si limita a riportare la denuncia di Arcigay Milano che però non spiega motivi o dinamiche

Due ragazzi gay sono stati picchiati nella notte tar venerdì e sabato mentre uscivano dal lavoro. Lo rende noto Arcigay, precisando che i giovani hanno riportato varie lesioni e sono stati accompagnati in ospedale. Una denuncia è stata presentata contro ignoti. (corsera cronaca di Milano)

Il giorno dà qualche notiza in più, senza spiegare niente

Il sospetto è di un’aggressione mirata perché omosessuali, bersaglio due giovani vestiti da donne [sic!] appena usciti da lavoro.

Ci chiediamo i due ragazzi sono gay perchè vestono da donna o vestono da donna perchè sono gay? E che c’entra il lavoro? Vestono da donna perchè sono gay o perchè lavorano? E qual è il lavoro che fa vestire da donna?
Appena avremo qualche notizia in più vi evinceremo…

slogan Omofobo della Melegatti: l’azienda chiede scusa

melegatti-593x443La Melegatti ha pubblicato su Facebook e Twitter un’immagine pubblicitaria con lo slogan “Ama il tuo prossimo come ami te stesso… basta che sia figo e dell’altro sesso!”.
Uno slogan tutt’altro che innocente e alquanto discriminatorio.
In seguito alle proteste del pubblico social la Melegatti si è scusata dicendo che Con riferimento al post di questa mattina, Melegatti S.p.A. chiarisce che la gestione della comunicazione sui social è affidata ad un‘agenzia esterna che ha pubblicato senza autorizzazione da parte dell’Azienda Melegatti S.p.A. si dissocia dall’operato di tale agenzia che ovviamente è stata sollevata dall’incarico e si scusa formalmente con chiunque si sia sentito offeso dal contenuto.Da 121 anni Melegatti è per tutti.
Un clamoroso errore di leggerezza o una montatura ad hoc per far parlare dell’azienda?

L’omosessualità non è una scelta ma per la Fiction Rai “E’ arrivata la felicità!” sì.

è-arrivata-la-felicitàNella Fiction “E’ arrivata la Felicità” in onda su Rai 1 di Ivan Cotroneo tra le protagoniste secondarie è presente una coppia di donne omosessuali. Durante la narrazione delle prime quattro puntate tutto fila liscio senza riferimenti “particolari” alla coppia omosessuale fino alla puntata del 20 novembre quando una delle due donne in coppia dice che essere lesbiche è “una scelta”.

Nessuna persona sceglie il proprio orientamento sessuale, non le persone omosessuali e nemmeno quelle etero.
L’unica cosa che possiamo scegliere quando ci rendiamo conto che ci piacciono persone dello stesso sesso è vivere il nostro orientamento sessuale o reprimerlo, ma non lo possiamo cambaire con un semplice atto di volizione.

La solita fiction marchiata Rai. Mai qualcosa di diverso…


Cliccate qui per la clip della scena: https://youtu.be/ZGdSqks-6dU