Razzismo, procura indaghi su manifesti Forza Nuova per incitazione alla violenza razziale e omofoba

Nella giornata di oggi sono apparsi manifesti abusi in diverse aree di Roma inneggianti al fatto che ‘L’Italia ha bisogno di figli, non di unioni gay e immigrati’. E’ allucinante che  il tema delle nascite venga mischiato a quello dei diritti civili.

Che riconoscere i diritti delle coppie omosessuali e accogliere i migranti possa in qualche modo impedire di aiutare le famiglie numerose è per noi una menzogna vergognosa. Si tratta di una vera e propria propaganda d’odio contro le persone lgbti e contro chi migra in Italia, in grado purtroppo di generare violenza tra i più giovani e indurre profondo disagio in quelle persone che ancora stanno scoprendo la propria sessualità.
In Italia esiste una legge contro i crimini d’odio su base etnica, religiosa e culturale, mentre le Nazioni Unite e a giurisprudenza internazionale estendono ormai da diversi anni l’ambito delle discriminazioni contro la persona anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Non è tollerabile che un partito politico diffonda queste assurdità per discutere di temi e problemi di cruciale interesse pubblico, che devono essere affrontati invece con serietà in termini di diritto al lavoro, riduzione del cuneo fiscale, diritto alla casa e sostegno al reddito di tutte le famiglie in difficoltà, comprese quelle omosessuali, perché crescere un figlio o una figlia è difficile allo stesso modo per tutti e tutte.
Chiediamo pertanto alla procura di aprire un’inchiesta per incitazione sistematica all’odio e alla violenza, oltre che per affissione come sempre abusiva da parte di certi soggetti politici”.

Roma Pride dedicato al corpo e alla libertà di scelta, no agli anatemi sulla gestazione per altri 

Il Roma pride 2017 del prossimo 10 giugno sarà dedicato al tema del corpo e della sessualità.  Su questo argomento in Italia c’è letteralmente un’emergenza. Come testimoniano i dati dell’Istituto Superiore di Sanità,Il 70% delle nuove diagnosi avvengono in stato di AIDS conclamato e vi è un aumento esponenziale tra i giovani in termini di incidenza. Sessualità vuol dire tuttavia anche cultura, rispetto, autodeterminazione e contrasto del bullismo nelle scuole, che si fa da in gran parte proprio sui pregiudizi legati al corpo e al sesso.

Il Roma Pride ha avuto inoltre il merito di aprire la questione relativa alla gestazione per altri, tema che va affrontato in termini di regolamentazione. A chi ha espresso posizioni censorie per difendere le donne dallo sfruttamento che avviene in alcuni Paesi, diciamo che è proprio il proibizionismo unito all’assenza di regole che favorisce illegalità e sofferenza.

La libertà di scelta sul proprio corpo, infine, è un tema trasversale he investe ogni persona ed è strettamente legato al contesto culturale che ci circonda. Per questo, nell’ambito delle iniziative legate al Roma Pride, il circolo Gaynet Roma affiliato Anddos organizzerà un dibattito intitolato ‘Il sesso è cultura’, Giovedì 8 giugno durante la programmazione serale della Gay Croisette.

Omotransfobia, giornata da dedicare alle vittime in Cecenia, 5 giugno manifestazione a Roma promossa da Amnesty International

La giornata internazionale contro l’omo-transfobia va dedicata quest’anno alle vittime delle persecuzioni in Cecenia e più in generale a tutti quei Paesi in cui ancora l’omosessualità è criminalizzata o repressa dalla società.

In Italia, come negli altri Paesi, bisogna ricordare che la battaglia contro l’omofobia riguarda il diritto all’identità di ogni persona e investe quindi l’intera cittadinanza.


Per tener viva la memoria, il nostro circolo ha promosso per venerdì 19 maggio (ore 18:00 biblioteca Raffaello, Roma) una conferenza sul caso Braibanti, che risale al 1968, l’unico caso nella storia della repubblica italiana in cui il reato di plagio fu usato per distruggere una coppia omosessuale e torturare con oltre 40 elettroshock un giovane di 20 anni.


La battaglia contro le discriminazioni delle persone Lgbti non è una questione di minoranza, un tema di categoria o tantomeno un tema geopolitico. E’ un tema che riguarda i diritti umani.
Per questo, il nostro circolo, insieme al movimento “Noi esistiamo“, aderisce convizione alla manifestazione promossa da Amnesty international il prossimo 5 giugno a Roma, per tenere alta l’attenzione sui fatti in Cecenia e rivendicare i diritti delle persone lgbt come diritti umani universali

A sostegno degli attivisti e della attiviste russe verrà infine organizzata domenica prossima 21 maggio presso il circolo Arci Sparwasser di Roma una serata di raccolta fondi per il network internazionale All Out, che sarà anche occasione per sostenere la mobilitazione del 5 giungo e sensibilizzare la società civile.

Scuola, un grande augurio alla rete “Educare alle Differenze”, sia punto di riferimento per le istituzioni contro ogni discriminazione

Dopo 4 anni di movimento, incontri e dialogo tra oltre 200 realtà territoriali è stata presentata oggi alla Camera dei Deputati la rete “Educare alle Differenze”, che si è costituita ufficialmente come associazione di promozione sociale con l’obiettivo di proseguire in maniera sempre più incisiva l’azione di contrasto alle discriminazioni ed educazione alle differenze nelle scuole, affrontando questioni che vanno dalla parità di genere all’omo-transfobia. Le rete è promossa dalle associazioni Scosse, Stonewall e Progetto Alice, cha hanno lanciato l’iniziativa nel 2014. 

Si tratta di un soggetto nuovo  che unisce associazioni di formatori, formatrici, insegnanti, attivisti e attiviste impegnati nella battaglia per una società più inclusiva, non solo dal punto di vista dei diritti ma anche sul piano concreto dell’educazione e dei messaggi che vengono veicolati alle giovani generazioni nei luoghi della prima formazione. Il tema del prossimo incontro annuale sarà, non a caso, scuola e famiglie.

Il nostro circolo ha avuto già modo di collaborare con le associazioni che oggi costituiscono la rete e ritiene che questo nuovo soggetto costituisca una preziosa opportunità per le istituzioni nazionali per affrontare finalmente i molti temi ancora irrisolti su questo fronte, dando voce all’esperienza di chi sta in prima linea in maniera qualificata e volontaria.

L’Italia, ricordiamo, aspetta ancora il decreto attuativo della legge sulla “Buona Scuola” relativo alle discriminazioni di genere, mentre sul fronte dell’educazione alla sessualità e della prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse rimane purtroppo a livelli incomparabili con il resto dell’Europa, in quanto l’ultima campagna pubblica di prevenzione che si ricordi risale al 2013. Riteniamo – conclude – che l’azione della Rete sarà fondamentale per poter finalmente agire in maniera strutturale nelle scuole di tutta Italia e colmare un’assordante mancanza educativa e di informazioni per il bene delle nuove generazioni.