L8tto in campo alla scuola Di Donato. Gaynet-Roma c’è.

 

Il 6 e l’8 Marzo prossimi l’Associazione Genitori Scuola Di Donato torna a promuovere intercultura e mutualismo, tra le mura della scuola e per le strade dell’Esquilino, con un doppio appuntamento: un’assemblea pubblica e una giornata dedicata a tutti gli sport.

Due  giornate di mobilitazione all’insegna della lotta agli stereotipi di genere, contro ogni forma di discriminazione, per ricordare la condizione precaria di migliaia di persone migranti, colpite da un preoccupante clima di sospetto e di ostilità, e per denunciare le continue discriminazioni subite dalle donne – di ogni età, di ogni estrazione sociale e di ogni provenienza geografica – i diritti delle quali continuano ad essere calpestati da stereotipi soffocanti, così che le donne migranti  sono doppiamente penalizzate.

Anche lo sport continua ad essere dominato dagli stereotipi di genere e a stigmatizzare le  donne atlete, rendendo più difficile per le bambine e le ragazze continuare a coltivare  le loro passioni sportive.

Gaynet Roma aderisce a questa iniziativa convinta dell’importanza strutturale dello sport nella lotta alle discriminazioni e come strumento di aggregazione e di affrancamento dagli stereotipi.

Ci vediamo lì.

venerdì 6 marzo, h 17 – ASSEMBLEA PUBBLICA – Teatro della Scuola Di Donato
– Via Bixio 83
Introduce Manuela Claysset (Uisp nazionale)
Partecipano: Atletico San Lorenzo, All Reds, Cccp

🚩 domenica 8 marzo, h 10:00 – SPORT PER TUTT*: calcio; basket; kung fu; pattinaggio; danza; piccolo circo – Parco di Via Carlo Felice

 

 

Solidarietà al Circolo Mario Mieli. È il fascismo ad essere un abominio!

Il Circolo Gaynet Roma esprime piena solidarietà al Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, la cui sede la notte tra il 10 e l’11 novembre 2018 è stata attaccata da un’organizzazione neofascista. L’attacco è avvenuto proprio nel giorno in cui la città di Roma è stata attraversata da due grandi manifestazioni antifasciste, antirazziste e antisessiste, alle quali hanno aderito anche tante associazioni Lgbti: la manifestazione No Pillon. Contro la modifica di separazione e affido e la manifestazione Uniti contro il governo, il razzismo e il decreto Salvini. In un clima di odio crescente e diffuso, questa è l’ennesima aggressione neofascista contro le persone Lgbti, accusate dall’estrema destra di essere un “abominio perverso”. La realtà è che il vero abominio è proprio il fascismo! È abominevole il suo odio spietato e il suo disprezzo esplicito verso chiunque non sia uomo, bianco, italiano, eterosessuale e cattolico. È abominevole, ma anche antiscientifico, definire “perverse” le persone Lgbti, quando la scienza e la medicina hanno già appurato da tempo che l’omosessualità, la bisessualità e la transessualità non hanno nulla di patologico né di “perverso”. È abominevole continuare a considerare “famiglia” unicamente un tipo di formazione familiare che in Italia non esiste più dagli anni ’70 e che quindi non è neanche definibile come “tradizionale”. È abominevole, ma anche tipico delle organizzazioni neofasciste, attaccare i propri oppositori di nascosto, la notte, quando nessuno può intervenire, senza metterci la faccia e senza farsi vedere. Ci uniamo alle parole del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli: “I vostri insulti sono medaglie, non ci fermerete!“. Continueremo la nostra lotta finché tutti i diritti umani e civili non saranno garantiti a tutte le persone senza alcuna discriminazione.

Manifestazione nazionale per la visibilità bisessuale

 

 

In occasione della Giornata Internazionale della Visibilità Bisessuale, il Fronte Bisessuale di Liberazione Queer Fuori dai Binari insieme al Coordinamento nazionale per la Visibilità Bisessuale Mondo Bisex, con la partecipazione di altre realtà locali e nazionali, organizzano a Roma, in piazza della Madonna di Loreto, il 23 settembre 2018,  alle ore 16.00, una manifestazione per dare voce alle istanze di riconoscimento, inclusione e dignità di tutte le persone bisessuali.

La visibilità è la battaglia alla base di ogni progresso possibile: la conoscenza delle realtà bisessuali, delle sue sfaccettature, dell’esistenza stessa delle persone che fanno parte di una comunità sempre più numerosa e, si spera, sempre meno silenziosa.

Le bisessualità sono ancora troppo spesso ignorate o minimizzate nella loro stessa esistenza e le persone bisessuali si formano senza punti di riferimento, in assenza di ogni immaginario collettivo,  e con poche conoscenze delle loro possibilità e della dignità di ogni sfaccettatura di quello che provano e agiscono.

La giornata della visibilità  è quindi un momento  per mostrarsi fiere e fieri di quello che si è, per rivendicare la propria esistenza e un proprio spazio, per promuovere la consapevolezza e l’autodeterminazione di tutte le persone bisessuali.

“Vogliamo dire ad ogni persona bisessuale che può essere libera di esprimere il proprio orientamento senza che nessuno osi dirle cosa è o non è, cosa deve fare o non fare del proprio corpo.
Siamo liberi e  libere di autodeterminarci e definirci” ha detto Tom Dacre, uno dei responsabili di Fuori dai Binari.

È ora di rompere il binarismo omo-etero e riconoscere che la bisessualità è una realtà  diffusa, che non è affatto contraddittoria come pretende il patriarcato, che annaspa dinanzi chi si pone liberamente nei confronti del sesso e dell’affettività senza doversi per forza rinchiudere in categorie oppositrici e autoescludenti.
Anche per questo Gaynet Roma ci sarà.

Ci vediamo Domenica.

 

Quando lo stato uccide. I tabelloni della mostra finalmente online

Il Circolo Gaynet Roma ha partecipato alla  seconda edizione della manifestazione Diritti in transito, organizzata dal Municipio II di Roma nei locali dell’ex Dogana in via dello Scalo di San Lorenzo 10, a Roma, sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre 2017 con la mostra Quando lo Stato uccide – Dalla penalizzazione dell’omosessualità in Europa alle migrazioni odierne.

La mostra ripercorre la storia della penalizzazione dell’omosessualità in Europa – dal 1800 al Nazismo, fino alla successiva depenalizzazione – e nel resto del mondo, dove l’omosessualità è ancora punita col carcere e la morte.

Si è voluto  porre particolare attenzione all’attualità delle persone migranti che richiedono asilo per discriminazioni in base all’orientamento sessuale e all’identità di genere e anche all’uso razzista di mettere in cattiva luce i paesi “stranieri” in base alle loro leggi punitive.

La mostra restituisce  un punto di vista più inclusivo dove la denuncia delle persecuzioni cade sui governi e non sui popoli.

Pubblichiamo finalmente i 10 tabelloni.

Per vedere i tabelloni cliccate qui oppure sul menù in home.