Dal 2012 in Italia le nuove diagnosi di infezione da HIV continuano a diminuire*.
Nel 2019 i nuovi casi di infezione da Hiv sono stati 2.531.
Nel 2012 erano 4.162, nel 2017 3.579.
L’incidenza** è del 4,2, di poco inferiore alla media Europea che è di 4,7.
Nel 2012 era del 7,0.
Nel 2019 le incidenze più alte sono state registrate nel Lazio e in Lombardia.
L’incidenza più alta è stata osservata tra le persone di 25-29 anni (10,4 nuovi casi ogni 100.000 residenti) e di 30-39 (9,8 nuovi casi ogni 100.000 residenti);
In queste fasce di età l’incidenza nei maschi era 4 volte superiore a quelle delle femmine.
Di queste 2.531 nuove persone infette, l’80% sono maschi, 42% Maschi che fanno sesso coi Maschi, 25,2% maschi etero, mentre il restante 12,8% sono entrati in contatto col virus per altre vie oltre quella sessuale, come mostrato nella tabella riportata di seguito.
![](https://www.gaynet-roma.org/wp/wp-content/uploads/2020/11/Schermata-2020-11-30-alle-19.51.03.png)
Nel 2019 per la prima volta la percentuale di nuove diagnosi HIV afferenti ai rapporti sessuali tra maschi che fanno sesso con maschi (MSM), (42,2%), ha raggiunto quella dei rapporti eterosessuali (42,3%), che, in passato, è sempre stata la modalità più frequente.
La maggior parte delle nuove diagnosi di infezione da HIV è attribuibile a rapporti sessuali non protetti da preservativo, che costituiscono l’84,5% di tutte le segnalazioni.
Il numero maggiore di nuove diagnosi si registra nella fascia d’età 25-29 anni, l’età mediana invece è 39 anni per le femmine e 40 anni per i maschi, come si evince dalla tabella di seguito riportata.
![](https://www.gaynet-roma.org/wp/wp-content/uploads/2020/11/Schermata-2020-11-30-alle-19.34.30-1024x491.png)
Dal 2016 si osserva una diminuzione del numero di nuove diagnosi HIV nella popolazione straniera.
Nel 2019, il 25,2% delle persone con una nuova diagnosi di HIV era di nazionalità straniera.
Tra le persone straniere, il 57,5% di casi è costituito da eterosessuali (etero- sessuali femmine 32,8%; eterosessuali maschi 24,7%).
Continua ad aumentare il numero di persone cui viene diagnosticata tardivamente l’infezione da HIV.
Nel 2019: 2/3 dei maschi eterosessuali e oltre la metà delle femmine con nuova diagnosi HIV sono state diagnosticati in fase avanzata di malattia.
Solamente il prossimo anno sapremo con certezza se e in che modo l’emergenza Covid ha avuto effetti negativi sulla prevenzione della diffusione di Hiv.
Si teme che ci sia stato un minor ricorso ai test diagnostici e alla profilassi post esposizione.
Anche in tempo di Covid l’uso del profilattico difende dall’hiv e dalle altre infezioni sessualmente trasmesse.
In occasione della Giornata Mondiale di Lotta contro l’AIDS, oggi, 1 dicembre 2020, il Servizio di counselling Telefono Verde AIDS e Infezioni Sessualmente Trasmesse – 800861061 dell’Istituto Superiore di Sanità sarà attivo dalle 10.00 alle 18.00.
**numero di nuovi casi in un anno su 100.000 persone negative